Villa Zaballina is marked by the history of the hamlet of Cinciano, and its many transformations and changes over the centuries.
The first official mention of Cinciano and Villa Zaballina dates back to 1126 when Countess Zaballina, widow of local nobleman Ridolfino da Catignano, donated all her lands in Catignano and Linari, along with the estate and villa, to the bishop of Florence, Mons. Gotifredo.
The long rectangular central building overlooks the valley from its main façade. The garden below is set on three levels linked by wide steps, forming niches decorated with water features.
To the right of the building stands a tower-house, part of the Mediaeval walls still visible at its base, and to the left, adjacent to the Villa, is a chapel and oratory, frescoed in the last century.
The interior of the Villa was also renovated and redecorated in the 20th century. Some of the ground floor rooms display interesting decorations by an unknown painter, depicting the dynamic expression typical of the Liberty style: the decorative elements cover and animate the walls, staircases, banisters and ceilings with shapes often inspired by plants and nature.
Villa Zaballina porta i segni della storia del borgo di Cinciano, con le tante trasformazioni ed i cambiamenti che si sono susseguiti nei secoli.
Il primo documento ufficiale di Cinciano e della Villa Zaballina, risale al 1126 quando la contessa Zaballina, vedova di un Signore locale, Ridolfino da Catignano, donò tutti i suoi possedimenti posti in Catignano e Linari, nonché la tenuta e la villa al Vescovo di Firenze, Mons. Gotifredo.
L’edificio centrale è costituito da un lungo parallelepipedo la cui facciata principale si affaccia interamente sulla vallata. Il giardino sottostante è situato su tre livelli diversi collegati da ampie scalinate formanti a loro volta delle grandi nicchie dove si alternano leggeri giochi di acqua.
Sul lato destro del fabbricato sorge una casa-torre che nonostante le trasformazioni lascia intravedere alla base parti di mura medievali, mentre a sinistra, adiacente alla villa si trova la cappella-oratorio completamente affrescata nel secolo scorso.
Negli interni della Villa, anch’essi ristrutturati e decorati nel XX secolo, spiccano alcuni ambienti al piano terra dove le decorazioni, dovute al pennello di uno sconosciuto pittore, raggiungono quell’espressione dinamica propria del liberty: gli elementi decorativi ricoprono e allo stesso tempo agitano le pareti, le scale, le ringhiere e i soffitti in un insieme di forme spesso desunte dalla natura vegetale.